Sequel:il seguito della storia
Francesca FontanellaSequel: il seguito della storia
Il sequel è il seguito della storia. Hai mai pensato di utilizzare questa tecnica narrativa per riflettere su alcuni passaggi della tua storia? Qui ti racconto come puoi iniziare.
Il seguito in letteratura e cinema
Il sequel – o seguito – è un procedimento narrativo che, in letteratura e ancor più nel cinema, ci è noto. Consiste nel raccontare come potrebbe proseguire la storia dopo il finale e, per questo, è chiamato anche riscrittura in avanti. Di norma, un buon seguito mette in discussione quanto è stato narrato nella storia principale oppure chiude il cerchio rispetto a qualche questione rimasta aperta.
Talora questa tecnica viene usata in un punto intermedio della storia, lì dove vi è un buco narrativo, oppure per dare spazio a un personaggio più o meno secondario di cui il racconto non lascia intuire il futuro.
Un seguito può essere comico, irriverente, stravolgere la percezione della storia principale oppure esservi aderente e dare uno scorcio serio su ciò che potrebbe essere accaduto dopo i fatti noti.
Il seguito in psicologia
Psicologia e narrazione vanno a braccetto e chi fa il mio lavoro ha tra le mani storie. Viene piuttosto naturale, per ogni espisodio raccontato, chiedersi quali finali avrebbero potuto esserci, quali mosse alternative avresti potuto fare e cosa avrebbero detto di te. La tecnica dedicata al finale, molto simile alla riscrittura in avanti, si chiama riscrittura del finale e la descrivo in questo articolo.
Quando, invece, è utile riflettere sul seguito della storia?
Ansia
L’ansia è l’emozione specializzata in sequel! Ci avrai fatto caso: l’ansia, quando si fa prendere la mano, tende a raccontarti scenari sul futuro anticipando fatti, spesso in modo un tantinello allarmista.
Un’applicazione della tecnica del sequel in situazioni d’ansia prevede di immaginare scenari futuri. Alcuni approcci psicologici utilizzano prescrizioni paradossali, quindi ti porteranno a immaginare gli scenari peggiori possibili, altri a identificare seguiti della storia più leggeri, sebbene realistici. Lo scopo è, in entrambi i casi, ridurre l’attivazione emotiva.
Scelte di vita
A volte sei lì lì per prendere una decisione e fare una scelta di vita e non hai ben chiaro dove potrebbe portarti. Molto probabilmente hai iniziato a crearti film su come andrà e, quindi, perchè non usare quei film mentali in modo utile? Esplorando psicologicamente questi sequel, che la mente fa in modo fisiologico, puoi farti un’idea più precisa di ciò che vorresti ottenere dalla tua scelta.
Sarà più facile, quindi, farla, rinunciarvi o modularla.
Spiegarti gli effetti di esperienze vissute
Hai un ricordo che ti balza spesso alla mente e senti che potrebbe avere qualche collegamento con la tua situazione attuale, ma proprio non ne vedi il nesso.
Potresti scrivere un sequel dell’esperienza che ricordi. Per esempio, ricordi una litigata o un momento in cui hai sentito solitudine. Se a vivere quel fatto fosse un personaggio di un libro o di un film, cosa vivrebbe, farebbe, direbbe, sentirebbe a partire da quel momento? Quali decisioni prenderebbe e come ne sarebbero influenzate le sue relazioni?
Il racconto dei vissuti di quel personaggio ti aiuterà a cogliere come hai interiorizzato i fatti e come si collegano alla persona che sei oggi.
Ridarti una possibilità
Potresti avere una parte della tua storia che si conclude in modo spiacevole per un comportamento che ora modificheresti. Immagina che si trovi in questa situazione il protagonista o la protagonista di un film o di un libro. la storia termina con le conseguenze spiacevoli delle sue azioni.
Come puoi aiutare questo personaggio a riscattarsi scrivendo la puntata successiva? Anche in questo caso, il riferimento a un personaggio ti aiuterà a trovare collegamenti a lui/lei e risposte per la tua vita di oggi.
Come si fa?
Per allenarti, inizia con una storia famosa. Prendi Cenerentola, Pinocchio, Il Mago di Oz, Pretty Woman, Rain Man o Il Signore degli Anelli se vuoi qualcosa di ambizioso.
Scegli se preferisci dedicarti al seguito della storia a partire dal finale o al seguito di una storia secondaria alla trama principale. Per esempio, che ne è stato della commessa del negozio che rifiutò a Julia Roberts di acquistare dei bei vestiti? Dove sono finiti il Gatto e la Volpe?
Quando hai preso dimestichezza, adatta questa tecnica a una situazione della tua storia di vita o, anche, a un sogno. Talora i sogni ricorrenti necessitano della costruzione di un sequel per coglierne il messaggio.
Ricorda di mettere in discussione
La regola principale è mettere in discussione. Un trucco è riflettere sulla morale della storia e non darla per scontata. Per esempio: Charlie (in Rain Man) si è davvero redento e rispetterà la promessa al fratello? La matrigna di Cenerentola ha perso la partita, ma avrà possibilità di riscatto?
Lo stesso vale per la tua storia di vita. Se puoi, ipotizza una morale dell’esperienza su cui vuoi riflettere e mettila in discussione. Poi, se ti va, puoi condividere gratuitamente con me il tuo sequel tramite mail. Lo leggerò volentieri e vedremo insieme se sarà utile parlarne. Buona riscrittura in avanti!
Francesca
