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Se tu fossi in prima pagina…[Un esercizio di scrittura creativa e terapeutica]

Scrittura creativa che ha funzione terapeutica. Molti sono gli esercizi ideati per valorizzarne questa funzione e molti altri se ne possono ideare. Conosci quello che si chiama: “Se tu fossi in prima pagina…“?

Iniziare l’esercizio

Carta e penna

Attrezzati con carta e penna. Andrà bene anche un pc, un tablet o altro con cui tu possa scrivere comodamente.

Immagina di avere davanti un giornale o una rivista, una qualsiasi, del genere che preferisci immaginare.

In prima pagina – in copertina, negli articoli di apertura, vedi tu… – c’è un articolo che racconta di te.

Per cosa ti piacerebbe ti venisse dedicato un articolo?

Per qualcosa che hai fatto? Per qualcosa che hai detto? Per qualcosa che hai fatto o detto in passato o che hai fatto e detto ieri? O che stai facendo e dicendo ora?

Per il tuo aspetto? Per un’esperienza vissuta? Per il modo in cui sai fare qualcosa?

Oppure vorresti che l’articolo raccontasse di qualcosa che non hai fatto e non hai detto? Per qualcosa che non hai provato?

Lascia spazio alla fantasia!

Regola essenziale: non pórti regole  e scrivi quello che ti pare!

Fare l’esercizio

Ora è il momento di fare. Di scrivere.

Comincia a scrivere la notizia del giornale o della rivista.

Eccoti qualche esempio di incipit, per aiutarti a iniziare:

Eccezionale risultato culinario per X!

Ancora non ci si può credere: X  ha saputo rispondere a Y nonostante il batticuore!

Strana impresa sportiva che rovescia il punto di vista di X sulle sue capacità atletiche!

Stanotte niente pipì a letto per X!

Dieci anni fa, X ha saputo prendere una decisione che le/gli ha cambiato la vita!

Come vedi, le possibilità sono infinite e dipendono solo dalla tua esperienza di vita.

Ti lascio qualche minuto per scrivere. Di solito, si predilige dare un tempo preciso, per evitare di perdersi nella scrittura. Puoi sempre aggiungere dettagli e scriverne un romanzo in un secondo momento. Per ora concediti, diciamo, 10 minuti!

Cosa trarre dall’esercizio

scoperta

Fatto? 🙂 Com’è stato scrivere? Com’è rileggere ciò che hai scritto?

Con un esercizio come questo puoi fare davvero tante cose, da un punto di vista tecnico. Qui te ne propongo alcune, sotto forma di domande.

  • Prova a dare un nome alle sensazioni e alle emozioni che provi, sia che ti piacciano, sia che non ti piacciano. Appuntati il nome che hai dato loro: che cosa, di ciò che hai scritto, suscita quelle sensazioni e emozioni?
  • A chi vorresti far leggere questa notizia? Cosa direbbe? Cosa farebbe?
  • Se la notizia passasse in un servizio televisivo o radiofonico, quale colonna sonora vi abbinerebbero? Perché?
  • Leggendo la notizia, che insegnamento potrebbe trarne un bambino? E un adulto?

A cosa può servire questo esercizio

Dal punto di vista della Terapia Narrativa, qualsiasi pensiero, emozione, sensazione tu ne abbia tratto è utile e può darti informazioni per costruire la vita a modo tuo, realizzando sogni e obiettivi.

Da un punto di vista spicciolo, questo esercizio ti può essere utile per:

  • Ricordare un evento della tua esperienza di vita degno di nota, in un verso o in un altro;
  • Raccontare l’evento come merita, ossia come evento-notizia;
  • Immaginare la condivisione dell’esperienza con  altri;
  • Valorizzare ciò che, dall’esperienza, puoi trarne, in positivo o anche no.

 

Dedico questo articolo a un uomo che, abituato a fare e a dare per tenere a bada il dolore, sta iniziando a scoprire il valore terapeutico della scrittura.

Se ti piace la scrittura e vorresti conoscere qualche altro esercizio, contattami!

fontanella.francesca@gmail.com

Possiamo organizzare uno spazio di apprendimento tutto per te o per te e altre persone che desideri invitare.

 

 

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