Autoritratto: conosci questo metodo per piacerti? Sono sicura che sai cosa sono gli autoritratti sia nei dipinti che nelle fotografie e forse ti sei anche già cimentata o cimentato in un selfie. C’è chi i selfie li fa di frequente e molto bene, chi li invia per mostrare il nuovo taglio di capelli e non ha affinato la tecnica. Qui non ci interessa la tecnica perché…
Category: Momenti di PhotoTherapy
Trovare armonia implica sapere dove andarla a cercare. Qualcuno potrebbe dire che la si può trovare dentro di sé, ma… penso che la si possa sentire “dentro” anche quando arriva dal modo in cui sai trovarne segnali “fuori”.
Racconto le PhotoTherapy Techniques di Judy Weiser attraverso una vecchia canzone: Fotoricordo dei Gemelli diversi.
Da un paio d’anni utilizzo la fotografia nel mio lavoro. Dopo tanto studio e esperienza, ho deciso di concedermi di formalizzare la mia preparazione, completando la formazione in PhotoTherapy Techniques di Judy Weiser.
Ne ho già parlato, dell’uso della fotografia in psicologia, ad esempio nell’articolo Il tuo mondo in fotografia che venne letto addirittura da Judy, con mio grande onore (quel giorno ne fui entusiasta!)
Oggi racconto dell’utilità della fotografia in psicologia attraverso una vecchia canzone. Non me ne vogliano i giovanissimi 😉
Fotoricordo- Gemelli Diversi
La canzone che utilizzerò come punto di riferimento in questa narrazione è Fotoricordo dei Gemelli diversi.
Eccola da ascoltare, se vorrai.
Una foto coi miei attrae il mio sguardo in quello scatolone ricordo
Ti è capitato di sfogliare un vecchio album o di trovare in uno scatolone alcune foto del passato?
La vecchia foto attira l’attenzione, è così. Che tu la abbia riposta in fretta senza guardarla o che tu abbia scelto di soffermarti a guardare l’immagine, l’ attenzione è stata catturata dalla fotografia.
Frammenti di realtà
Come suggerisce F.Belgiojoso:
Le foto sono frammenti di realtà.
Guardando una fotografia, abbiamo a disposizione la rappresentazione di una fetta di spazio e tempo, con tutte le suggestioni che ne conseguono.
Considerando che, nel lavoro terapeutico di tipo psicologico, si entra in contatto con lo spazio e il tempo, la fotografia può essere un utile appunto e un chiaro segnalibro dei capitoli rilevanti della propria storia.
Tu, le tue relazioni e tu
Guarda mio padre coi baffi, siamo nei settanta, quel pancione mia madre lo porta assai contenta, le foto alle elementari in bianco e nero e a colori guarda questa, non ci credo, a me lo sai sembra ieri…
[…]
Vedo gente con noi persa lungo questo mio cammino, giuro che mai avrei riconosciuto quel bambino e che cambiamenti tra gli amici e parenti, con le mie pettinature quando stavo sui venti.
[…]
Mi fermo un attimo qui o meglio mi si ferma il cuore quando a un tratto così ritrovo il primo grande amore, resto senza parole sai che eri bellissima, guardando dietro c’è un cuore due frecce ed una dedica \”Staremo insieme per sempre tu sei la mia vita\” e un sorriso innocente per poi com’è andata.
[…]Anni rivisti in pochi istanti.
Il modo in cui la fotografia ti mette a contatto con te, le tue relazioni e…te, è immediato, rapido e passa attraverso il tuo mondo emotivo. Non c’è filtro e la fotografia ti parla, condividendo con te fatti, “misfatti”, segreti…
Emozioni in immagine
I Gemelli diversi in Fotoricordo cantano che…
Eccole qui tra mille foto impolverate vedo così le mie emozioni immortalate
Con la foto in mano, sfuggono lacrime e sorrisi. A volte il viso si fa cupo, altre ti mordi un labbro o ti adagi sulla poltrona… La fotografia evoca emozioni perché riporta al momento esatto in cui si sono provate. È materiale per tipi tosti, la fotografia…
Cerco su ogni volto un ricordo e sembra che il tempo non sia mai trascorso e un brivido chiude lo stomaco rimango incredulo e so che le emozioni non muoiono mai…
In che senso sono utili psicologicamente?
Ti starai chiedendo, forse, quale utilità si abbia a rievocare emozioni antiche, magari dolorose. Ebbene, il vantaggio principale è il seguente.
Quando guardi la fotografia, incontri le emozioni associate ai momenti rappresentati nell’immagine ed è come se ti concedessi di raccontarle.
Raccontare, a se stessi o ad altri, episodi vissuti li trasforma perché aggiunge al ricordo dell’evento originale il ricordo del tuo racconto attuale, delle reazioni di chi ascolta – o di te che ricordi – , del contesto fisico e emotivo in cui racconti… In questo modo il ricordo si arricchisce e, per usare una parola un po’ abusata, si elabora in modo nuovo.
E se tu non volessi utilizzare fotografie personali?
Va bene comunque! Si possono utilizzare fotografie tratte dal web, fotografie d’autore, cartoline, immagini di libri, calendari, giornali…
Questo materiale, apparentamente a valenza neutra, può essere molto evocativo e aiutare a raccontarsi e a vedere le proprie difficoltà e la propria storia da nuove prospettive. La scoperta di soluzioni e la presa di consapevolezza attraverso la fotografia è spesso veloce e per questo può essere un valido supporto in terapie brevi o quando si presentano momenti di impasse in terapie più lunghe.
Vuoi sapere se le PhotoTherapy Techniques fanno per te?
Scrivimi a fontanella.francesca@gmail.com
Venerdì mattina, ore 7:30. Oggi giornata libera dal lavoro e arriva un inaspettato messaggio!
Qualcuno una volta mi disse che una foto è un pezzo di carta permeato da “emozione”: intendeva dire “emulsione”, ma la storpiatura mi colpì. (J.Weiser)
Che meraviglia le sostituzioni di parole!
“Le fotografie sono permeate di emozioni.”
Il lapsus mi trova d’accordo: in una fotografia ci sono le emozioni che appartengono al momento in cui la foto è stata scattata, quelle provate dalle persone ritratte e da chi la ha scattata e quelle che si provano riguardandola.
Lo sapevate che le fotografie possono essere utilizzate in un contesto psicologico?
Ebbene, ora lo sapete! 🙂
Quali foto si possono usare?
- Autoritratti (Selfies)
- Fotografie del Cliente scattate da altre persone
- Fotografie di gruppo e/o di famiglia
- Fotografie scattate dal Cliente
- Fotografie collezionate dal Cliente
- Fotografie collezionate dal professionista per questo tipo di lavoro
In che modo le fotografie possono essere utili?
In modi diversi. Eccone alcuni.
- Osservazione e analisi del non verbale
Questo tipo di osservazione aiuta il Cliente a riconoscere modalità di postura, di gestualità, di espressione facciale e il loro ruolo più o meno facilitante nelle relazioni personali e professionali. L’osservazione e l’analisi del non verbale può essere usata anche nei training all’assertività.
- Narrazione di sé sostenuta e guidata dalla fotografia
Il Cliente può aiutarsi nella descrizione delle sue caratteristiche personali e del suo sistema di valori appoggiandosi a ciò che vede nell’immagine, commentandola e portando spunti di riflessione su cui co-costruire, con lo psicologo, storie alternative e soluzioni.
- Scoperta delle prospettive altrui/prospettive diverse
Chi ha scattato la foto e ogni persona ritratta ha avuto un punto di vista – fisico, cognitivo ed emotivo – diverso dagli altri. La narrazione dell’evento fotografato e fermato nello scatto non è la stessa.
- Riconoscimento di Status e Ruoli nel Club della Vita (M.White)
Il Cliente, osservando la fotografia, può notare dinamiche relazionali che riconosce come parte della sua storia, vederne le potenzialità e trasformarle in valori, desideri e intenzioni future.
- Aiutare nella creazione di legami continui in caso di lutto (se sei interessato a questo tema, leggi qui)
Ognuno di questi possibili utilizzi consente al Cliente di avvicinarsi al proprio mondo emotivo, scoprirne i messaggi manifesti e quelli nascosti e creare una nuova versione di vita.
L’utilizzo di fotografie facilita l’Esternalizzazione di problemi, difficoltà relazionali, difficoltà di gestione emotiva e permette di dare forma a pensieri, emozioni e storie che potrebbero restare celate dall’indagine verbale.
Qualche volta, la foto-terapia e l’arte-terapia, si incontrano…ma questa è un’altra storia.
Dott.ssa Francesca Fontanella