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Controllo e Autocontrollo: la misura giusta

Il controllo va bene? È cosa buona e giusta? Oppure no? Forse la mia risposta potrebbe farti alzare gli occhi sospirando. Rispondo… “Dipende!” Aspetta, però, a passare a un altro articolo. La spiegazione che segue chiarirà perché conviene anche a te risponderti:”Dipende” 

Cos’è il controllo?

Mi sarebbe piaciuto essere precisa e controllarne per benino la definizione, ma non lo farò perché, alla fin fine, il controllo sfugge da qualsiasi controllo e non si lascia definire in modo esaustivo. Potrei dire che ha a che vedere con le regole, la disciplina, la precisione, la cura, l’attenzione, l’allerta; con l’insicurezza, la voglia di certezze, il bisogno che le cose vadano secondo un proprio schema di riferimento. Ho citato solo alcuni aspetti limitrofi e vedi da te che la questione è articolata.

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Un modo utile di considerarlo

In teoria – spiegazione noiosa – 

Trovo  che il modo migliore per conoscere il controllo nelle sue sfaccettature sia quelli proposto dalla Terapia Ricostruttiva Interpersonale. Questo modello mi accompagna nell’osservare i comportamenti miei e altrui alla luce di due variabili: il controllo e a libertà. Questi due estremi fanno parte di una dimensione – chiamata interdipendenza – che si interseca alla dimensione dell’affettività. L’affettività si muove tra i poli dell’amore e dell’ostilità/odio.

In pratica – spiegazione friendly –

In pratica, puoi immaginare di usare il controllo con amore o con ostilità e di usare la libertà con amore o ostilità. Ne consegue, ad esempio, che più lo userai in modo amorevole verso te e verso gli altri, più saprai prenderti cura, proteggere, supportare te e gli altri. Di contro, se lo userai in modo ostile, ti troverai più spesso a criticare te e gli altri, a imporre anziché proporre, a limitare la tua vita e quella di chi ti è vicino.

Come riconoscere il controllo ostile

Il controllo utilizzato in modo ostile è dannoso dal punto di vista relazionale, per la stima di te e la fiducia nelle tue capacità. Ecco come riconoscerlo.

Verso di te

Questi sono alcuni tipi di controllo ostile che potresti agire verso te stesso/a. Sono elencati secondo un grado crescente di ostilità.

  • Ti limiti e trattieni
  • Ti biasimi e svaluti
  • Ti incolpi e denigri
  • Ti punisci 
  • Ti imponi comportamenti e scelte
  • Ti sfrutti
  • Ti minacci

Verso gli altri

Questi sono alcuni tipi di controllo ostile che potresti agire verso gli altri oppure nel modo in cui ti poni agli altri, ossia auto-controllandoti nella relazione con gli altri. Potresti ritrovarti in entrambi i tipi di comportamenti, oppure solo in uno dei due e, comunque, non in tutte le loro componenti. 

  • Autocontrollo: Cedi, ti sottometti, ti adegui, subisci, ti sacrifichi.
  • Controllo degli altri: Esigi conformità, invadi gli spazi altrui, accusi, biasimi, inganni, punisci, minacci.

Come riconoscere il controllo amorevole

Questi sono alcuni tipi di controllo amorevole  che potresti agire verso te stesso/a. Sono elencati secondo un grado crescente di amore verso di te. Eccone qualche esempio.

Verso di te

  • Ti sorvegli
  • Ti alleni, ti migliori 
  • Ti esamini
  • Ti proteggi
  • Ti curi
  • Cerchi il meglio per te
  • Ti ami e stimi

Verso gli altri

Questi sono alcuni tipi di controllo amorevole che potresti agire verso gli altri oppure nel modo in cui ti poni agli altri, ossia auto-controllandoti nella relazione con gli altri. Potresti ritrovarti in entrambi i tipi di comportamenti, oppure solo in uno dei due e, comunque, non in tutte le loro componenti. 

  • Autocontrollo: Ti conformi, dipendi dall’altro, impari dagli altri, accetti le attenzioni, mantieni contatti.
  • Controllo degli altri: Guidi e precisi cosa è meglio, stimoli costruttivamente, esamini attentamente, proteggi, sostieni, inviti, mostri tenera affettuosità.

Dipende!

Le persone, di solito, presentano un mix di caratteristiche di controllo ostile e amorevole. In entrambi i casi, avrai notato che vi sono comportamenti che appaiono più preferibili di altri. Ad esempio, la minaccia è molto meno utile – e socialmente accettabile – di limitarti, trattenerti o cedere a una richiesta. Al contempo, è preferibile accettare le attenzioni che conformarsi. 

Nonostante  questo, una regola non c’è e ogni situazione può avere bisogno di dosi e miscele diverse dei vari tipi di controllo. Questo ci porta all’inizio di questo articolo: il controllo va bene oppure no? Sono certa che ora ti sia più chiara la mia scelta di rispondere:”Dipende!”.

Vuoi approfondire il modo in cui usi il controllo?

Puoi scrivermi a ciao@francescafontanellapsicologo.com

 

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