Bicchiere mezzo vuoto? Meno male!
”Meno male che il bicchiere è mezzo vuoto!”
Così inizia la prima conversazione con una cliente, in studio. Incuriosita, chiedo di più.
Il bicchiere mezzo vuoto è positivo
Mi racconta che non ama la metafora comune per la quale vedere il bicchiere mezzo vuoto è segnale di pessimismo o di interpretazione negativa della realtà. Nel suo caso, più volte, che il bicchiere fosse mezzo vuoto, è stato un elemento positivo:
La mia fortuna stava proprio nel fatto che il bicchiere fosse mezzo vuoto!
Cosa c’è nel bicchiere?
La donna continua a raccontare la sua metafora originale dicendo:
Se non sai di cosa è pieno il bicchiere, non puoi dire se sia meglio averlo mezzo vuoto o mezzo pieno. Se è pieno di mxxxx… meno male che non sia tutto pieno, no? [Ride]
Mi faccio una risata insieme a lei che continua la sua riflessione.
E così mi è capitato in diversi momenti di vita. Tenevo un vasetto in camera, quando avevo 8 anni. Ogni volta che ricevevo botte dai miei genitori ci mettevo dentro una nocciolina – ne avevamo tante in casa! – e quando erano molto affettuosi con me ne toglievo una. Il vasetto era la mia misura della relazione con loro, in quegli anni.
Dal vasetto al bicchiere
La donna riconosce che quel gioco così creativo e simbolico, non solo ebbe la funzione di aiutarla a vivere con equilibrio una relazione di accudimento difficile, ma che lo stesso gioco è all’origine della sua metafora visiva del bicchiere mezzo vuoto.
Se il bicchiere è mezzo vuoto, significa che non è tutto pieno di negatività. Insomma, la mia metafora funziona al contrario. Se si immagina un bicchiere mezzo pieno di cose belle, la metafora classica funziona… Ma se lo si immagina mezzo pieno di cose brutte, allora, per riuscire a stare bene è meglio che l’ attenzione vada alla parte vuota!
Un vantaggio in più
Coinvolta da questa narrazione brillante e acuta, mi accorgo che il tempo scorre e la donna ancora non ha accennato a ciò che la ha guidata a chiedermi aiuto. La invito a parlarmi delle motivazioni che la portano da me e lei sorride dicendo:
Questa premessa era per dire che abbiamo un vantaggio, in questo percorso: il bicchiere è mezzo vuoto anche questa volta quindi… ora lo rovescio e ne verso il contenuto per chiederle aiuto e non farò tanti danni svuotandolo…diciamo che se fosse pieno di vino, non farebbe una macchia troppo grande!
Sono passati due anni…
Sono passati due anni e questa donna, così positiva, continua a vivere con la sua malattia e altre fatiche di vita. Ha un bicchiere capiente, che le permette di vederlo mezzo vuoto anche quando c’è tanta roba dentro. Ho il sospetto che qualche volta il suo bicchiere cambi dimensione e si faccia più grande. Glielo ho detto, e mi ha fatto l’occhiolino.
Sono onorata di conoscerti, A., e lo sai. Grazie per avermi permesso di raccontare la tua metafora del bicchiere.
Da piccina, un simpatico prozio, scapestrato e sapiente, mi diceva qualcosa di simile:
Dai, Francesca! In confronto al doppio è solo la metà!