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I Pre-giudizi: come funzionano e a cosa servono?

Tema caldo: i pregiudizi, i pre-giudizi. Ossia i giudizi dati prima di conoscere.

I pregiudizi possono anche essere positivi

Un giudizio può essere positivo o negativo in base a come si valuti ciò che si sta giudicando. Una cosa che piace e viene apprezzata riceve un giudizio positivo, mentre una cosa che non piace e non è apprezzata riceve un giudizio negativo.

Lo stesso vale per i pre-giudizi. Si può dare un giudizio positivo o negativo prima di conoscere e partire prevenuti in negativo o positivo:

A me i politici non piacciono!

Quello vestito così mi sembra il classico tipo che tira bidoni!

Le mamme sono apprensive.

Quelli/e che non fumano sono persone affidabili.

La ho assunta perché le donne di […] sono oneste.

Oh-Oh! Cosa noti? Comunque vada, anche quando viene data un’opinione positiva, il pre-giudizio è causato da una generalizzazione.

Le generalizzazioni

Le generalizzazioni sono una modalità linguistica (e non solo!) che tende a raggruppare in categorie persone, oggetti, fenomeni…

Questa strategia del cervello è molto utile per aiutare a risparmiare tempo. Si immagini, per esempio, la moltitudine di fiori esistenti: sebbene siano molto diversi tra loro e ognuno abbia caratteristiche e nome unici, trovandosi di fronte a un fiore sconosciuto – da qualunque prospettiva – si è in grado di dire, con un certo grado di sicurezza, che quell’oggetto appartiene alla categoria “fiore”. Vi sono molte eccezioni a questo esempio, ma prendilo per quello che è: un’esemplificazione, così come vorrebbe essere un’esemplificazione ogni generalizzazione – anche se a volte complica le cose -.

Quando le generalizzazioni traggono in inganno

Le generalizzazioni, ossia queste scorciatoie cognitive utili per far risparmiare tempo e energie, possono trarre in inganno. Come negli esempi sopra. Prendiamone uno:

Le mamme sono apprensive.

Per poter esprimere questa frase, il cervello ha fatto un raggruppamento inserendo le mamme in una categoria. Per certi versi ci può andare bene: mamma è colei che ha un figlio biologico o adottivo.

La faccenda si complica quando si arricchiscono le categorie con dettagli arbitrari. In questo caso, l’apprensione è una caratteristica attribuita alla categoria delle mamme.

Ora, che può accadere?

Si può generare il cosiddetto “stereotipo“. Uno stereotipo è una sorta di modello rappresentativo di una categoria; in questo caso, “mamma apprensiva” è lo sterotipo, il modello, di ciò che la persona si aspetta che sia una madre.

Tuttavia…

  1. Una mamma che non sia apprensiva è meno mamma?
  2. Una mamma deve sforzarsi di essere apprensiva per fare la mamma?
  3. Una mamma deve compiacersi dell’apprensione in quanto caratteristica must have di una mamma?
  4. Una mamma è sempre apprensiva?
  5. Proprio tutte le mamme sono apprensive?

Le generalizzazioni sono un tipo di pre-giudizio poco utile e poco rispettoso delle unicità individuali e, per questo, possono portare a discriminazioni.

Un esempio spicciolo di discriminazione causata da generalizzazioni e pre-giudizi? Non assumere mamme nei posti di lavoro perché la loro attenzione sarebbe rivolta ai figli anziché ai loro compiti professionali.

In tema di aspettative disconfermate, ti può interessare anche: La scatola di biscotti: una storia breve

Quando il pre-giudizio si taglia a fette

Un tipo diverso di pre-giudizio può derivare da un fenomeno chiamato thin-slicing – tagliare a fette sottili -.

Questo fenomeno descrive la capacità del cervello di identificare in modo rapido e frugale una particolare struttura di situazioni e comportamenti, basandosi su “fette sottili” dell’esperienza che si sta vivendo.

Un esempio piuttosto comune è la sensazione che qualcuno non piaccia “a pelle”: il cervello produce una scansione rapida della situazione e valuta, in via di solito prudenziale, che è opportuno fare attenzione. Oppure, attraverso uno sguardo rapido, è possibile notare un cambiamento nell’ambiente – che qualcosa non va – e proteggersi da un pericolo.

In un batter di ciglia

Per approfondire questo tema interessante, vi suggerisco la lettura di un libro di Malcom Gladwell, In un batter di ciglia. Il libro narra diversi esempi di stereotipi e pre-giudizi, alcuni dei quali assolutamente non funzionali. Dedica anche spazio ai pregiudizi utili che sono, di fatto, impalpabili e inesplicabili intuizioni.

Noi, come esseri umani, abbiamo questo problema […] Siamo un po’ troppo pronti a dare spiegazioni di cose per le quali in realtà non abbiamo una spiegazione.

M. Gladwell

 

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