Un’esperienza coinvolgente: vi racconto com’è andato il workshop di StoryTelling del 27 ottobre!
Mi capita sempre così: sono affascinata da ciò che le persone sanno raccontare di se stesse. E resto lì, a bocca aperta, emozionata, elettrizzata, curiosa, di fronte alle loro riflessioni, parole e suggestioni.
È capitato anche giovedì 27 ottobre, al workshop di StoryTelling che si è tenuto presso Légein – Trento.
Un’incontro durato poco più di due ore, che ha coinvolto 6 partecipanti.
Ho scelto un ambiente informale, creando, nella sala Eftrapelia, uno spazio a terra con tappetini e cuscini, fogli, penne, pennarelli colorati.
Presentazioni come una trama narrativa
Dopo il racconto di un aneddoto della mia infanzia che ha introdotto la mia passione per le storie prima e per lo StoryTelling professionale poi, ogni partecipante si è presentato attraverso il gioco del gomitolo con il quale abbiamo creato una trama narrativa, una connessione tra i membri del gruppo.
Ogni partecipante si è descritto attraverso il suo nome, la sua attività, il personaggio preferito, le aspettative rispetto al workshop.
Nel vivo della narrazione
Ogni partecipante ha ricevuto un foglio con una storia workshop_la-storia, che abbiamo letto insieme seguendo i movimenti e le parole dei protagonisti e la loro interazione. Ci siamo soffermati sulla possibilità che Blu, il personaggio che brontola, possa accettare o no l’invito che gli viene rivolto, notando che, per produrre un cambiamento, è necessario fare qualcosa di diverso dal solito.
Se fai ciò che hai sempre fatto, otterrai ciò che hai sempre ottenuto. (A. Robbins)
Partecipare al workshop… è stato qualcosa di diverso dal solito! I partecipanti si sono dati un’opportunità di cambiamento!
Per ‘sentire’ la storia, servono le domande ‘giuste’
Girando il foglio della storia, i partecipanti hanno trovato una serie di domande – molte domande per un solo workshop! L’obiettivo è stato mostrare più sfaccettature dello StoryTelling -.
Accompagnati dalle musiche di Ennio Morricone, tutti hanno risposto, in autonomia, alle domande proposte. Ogni domanda guidava all’esplorazione della storia e alle implicazioni pratiche ed emotive nella propria vita.
Una storia va condivisa!
I partecipanti al workshop hanno condiviso tra loro una parte delle riflessioni maturate rispondendo alle domande.
La condivisione è stata libera, lasciando ad ognuno la possibilità di intervenire solo rispetto a ciò che desiderava condividere. Un partecipante ha preferito tenere per sè le sue riflessioni, ad esempio, concentrandosi sulle suggestioni portate dagli altri.
Le riflessioni sono state arricchite da brani e suoni che i membri del gruppo hanno scelto per celebrare il momento:
- Alta Marea (A. Venditti)
- C’era una volta in America (E. Morricone)
- Ora (L. Cherubini)
- Mary (Gemelli Diversi)
- Il silenzio e i suoni della natura e del bosco, per una partecipante
Le parole chiave
Al termine dell’incontro, le parole chiave sono state:
- Sorpresa
- Condivisione
- Confronto
- Riflessione
- Ricordo
- Consapevolezza
Lo StoryTelling ha piacevolmente sorpreso i partecipanti, dando loro la possibilità di scoprire qualcosa di utile di sé senza raccontarsi in prima persona. Il valore della narrazione e della metafora è stato colto in pieno, creando un’atmosfera carica di emozioni.
Seduta ad ascoltare i loro racconti, mi hanno attraversata sensazioni di calore e l’emozione di quando accade qualcosa di speciale.
Ci vediamo al prossimo incontro!
Ringraziando chi ha partecipato al workshop, invito tutti ai prossimi incontri del Club dello StoryTelling.
Per i nuovi partecipanti, il primo incontro è gratuito.
Per chi c’è stato giovedì, l’iscrizione prevede un pacchetto di 4 incontri (rinnovabili), al costo di 50 euro.
Gli incontri avranno cadenza mensile, il giovedì, dalle 20:00 ale 21:30.
Prossimo incontro, giovedì 10 novembre 2016. Necessaria prenotazione.
Per partecipare? Scrivete a fontanella.francesca@gmail.com oppure a eventi.tn@legein.it!
Vi aspetto, per raccontarci in modo nuovo!
Dott.ssa Francesca Fontanella