Come un uomo ha ricominciato a credere in se stesso
Neil (nome di fantasia), è un uomo di 40 anni che non trova più stimoli nella sua vita: le vecchie passioni lo annoiano, le amicizie si sono allontanate e, mi dice: “Non ho uno straccio di relazione damore!”. Trascorre gran parte del suo tempo libero in casa, giocando con il computer e guardando la televisione.
“È una vita ridicola per un uomo giovane! Capisco che va fatto qualcosa, ma non so cosa! Non mi piace niente!”
Proprio niente?
Neil sta bene con se stesso durante le sue lunghe passeggiate nei boschi, l’unica attività che lo ha accompagnato in tutta la vita, sin da bambino, senza stancarlo. Osserva la natura e apprezza la serenità che gli trasmettono gli alberi:
“che stanno fermi e nessuno chiede loro niente! Vorrei essere un albero!”
Siamo partiti da qui. Abbiamo dedicato tre incontri alla creazione del suo “Albero della Vita” usando pennarelli colorati e pezzi di stoffa: l’albero diveniva via via più rigoglioso e Neil cominciò ad aggiungervi dettagli – fiori, frutti, un uccellino, farfalle …-. Secondo il modello della pratica narrativa, l’albero è stato impreziosita da contenuti importanti nella vita di Neil: le origini, le attività preferite, le persone significative, i valori, i desideri…
“È un albero vitale!”
Neil trova la canzone giusta
Neil associa all’albero una canzone che gli ricorda la sua situazione di vita e sceglie Favola, di Eros Ramazzotti.
Neil riflette su queste parole del testo:
“[…] fu per scelta sua che si fermò, e stava lì a guardare la terra partorire fiori nuovi.”
“[…] Ho tutto il tempo per me, non ho più bisogno di nessuno”
Neil non vuole fermarsi a guardare il mondo e gli altri ‘partorire fiori nuovi’, vuole concedersi di agire e ricominciare a vivere. Ritiene, inoltre, di avere bisogno della compagnia di altri e di desiderare uscite con gli amici e la possibilità di conoscere persone nuove.
Neil coglie un suggerimento, anzi, due!
L’ascolto della canzone, offre a Neil un duplice suggerimento, più o meno a questo punto:
“[…] ma un giorno passarono di lì due occhi di fanciulla, due occhi che avevano rubato al cielo un po’ della sua vernice. E sentì tremar la sua radice.”
Suggerimento 1 :L’azzurro
Suggerimento 2: L’amore
Neil comincia a lanciare più spesso sguardi verso l’azzurro del cielo -il suo colore preferito da sempre- acquista una maglietta turchese, organizza una gita al lago con vecchi amici, vuole conoscere nuove persone e trovare l’amore.
Il giro di boa
A metà estate, Neil si iscrive ad un corso di vela:
“Desidero l’aria sul viso, essere circondato dall’azzurro, sentire il sole sulla pelle.”
Neil ha ricominciato a vivere e a frequentare persone, tra cui diverse nuove conoscenze. Da qualche settimana, frequenta una ragazza, dagli occhi azzurri.
“Mi sento bene ed ora voglio vivere. Avevo paura: sono passato dalla paura di vivere alla gioia di vivere!”
Puoi fare anche tu un percorso simile! Hai mai pensato di concedertelo?
Dott.ssa Francesca Fontanella