La scrittura in psicologia
Qualche giorno fa ho pubblicato le novità per Un Autunno Creativo. Si tratta di un per-corso, per il rilassamento e per favorire cambiamenti positivi, che utilizza la psicologia, la pratica narrativa, lo storytelling e alcuni strumenti del mondo dell’arte: il disegno di mandala, la scrittura e la musica.
Vorrei dedicare, oggi, un po’ di spazio a raccontarvi dell’utilizzo della scrittura in un percorso psicologico.
A cosa serve la scrittura?
- Scrivere offre la possibilità di esplicitare, buttare fuori, pensieri, sensazioni ed emozioni che si potrebbe faticare ad esprimere oralmente;
- Scrivere permette di dare una struttura e una forma ai pensieri, alle emozioni e alle sensazioni;
- Scrivere implica un ruolo attivo della persona nell’esplorazione delle proprie questioni di vita;
- Scrivere è d’aiuto a seguito di un trauma;
- Scrivere facilita la costruzione di soluzioni.
Scrivere è per tutti?
Mi capita spesso, nel mio lavoro, che le persone dubitino della loro capacità di scrittura. Ora, va detto che non tutti si trovano bene con questo strumento e che sta al cliente scegliere la modalità di esplorazione di sé e di creazione di benessere che più gli si addice; tuttavia… altrettanto spesso, queste stesse persone scoprono in sé abilità di scrittura insospettate.
Come scrivere?
Il ‘come‘ scrivere è poco importante. C’è chi scrive su carta, chi su pc; c’è chi scrive con la matita, con il pennarello, con la stilografica, con un chiodo su una tavoletta di legno. Qualcuno scrive sulla sabbia e poi fa una fotografia.
Cosa scrivere?
Alcuni scrivono poesie, altri romanzi; alcuni scrivono barzellette, altri sceneggiature per serie tv; alcuni scrivono una canzone, altri uno slogan, altri, ancora, il loro nome.
Si può descrivere una situazione che sta creando difficoltà. Ad esempio cominciando con una descrizione dei fatti per poi arricchire la narrazione di pensieri, emozioni e sensazioni ad essi correlati.
Oppure si può usare la scrittura per dire Grazie, Scusa, Ti voglio bene, Mi manchi. Qualcuno utilizza la scrittura per concedersi di provare emozioni che, in pubblico, non riesce a mostrare.
Scrivere è un lavoro duro?
La vignetta all’inizio dell’articolo suggerisce che scrivere è un lavoro duro.
Bè… ci sono 2 aspetti che lo rendono ‘duro’:
- Lo sforzo: l’atto di scrivere può richiedere impegno fisico e psicologico;
- L’apertura verso se stessi: essa implica l’entrare in contatto con aspetti di sé e della propria vita che si può non essere soliti esplorare.
… buttati ché è morbido!
Il supporto psicologico durante i primi esercizi di scrittura fa da cuscinetto a eventuali contraccolpi causati dalla scrittura, a conseguenze legate all’incontro con la propria sofferenza e i propri turbamenti.
Se hai già cominciato a scrivere e hai notato effetti di confusione oppure se non hai ancora cominciato e ti piacerebbe provare con la guida di chi conosce gli aspetti benefici di quest’arte, puoi contattare uno psicologo.
Potrebbe essere l’occasione per scrivere una nuova storia nella tua vita.
Dott.ssa Francesca Fontanella