L'ABC delle Emozioni (Quarta Puntata) - Francesca Fontanella Psicologo

L’ABC delle Emozioni (Quarta Puntata)

Abc delle emozioni: siamo alla Quarta Puntata! È arrivato il momento di parlare dell’intenzione positiva nascosta nel messaggio emotivo!

Ricapitoliamo rapidamente i punti chiave delle altre puntate.

L’emozione è un episodio psicofisiologico ed ha lo scopo di attirare l’attenzione dell’organismo su qualche aspetto dell’ambiente. L’emozione comunica all’organismo un messaggio e può essere più semplice riconoscere il messaggio emotivo osservando le reazioni del proprio corpo.

Alla fine della Terza Puntata, abbiamo provato un breve esercizio per imparare a riconoscere questo messaggio.

Immaginiamo, ora, Andrea (nome di un personaggio di fantasia, che può essere sia femminile sia maschile) che, seduto/a sul divano di casa, prova a fare l’esercizio.

Andrea ha avuto un momento di Ansia e ha deciso di provare l’esercizio. Respira e si dedica al suo corpo, concentrandosi per sentire se vi sia qualche parte contratta, indolenzita o che crea qualche tipo di fastidio.

Andrea identifica una strana sensazione alla gola, come fosse soffocato/a. Questa sensazione lo/la preoccupa, ma sa che si tratta solo di una reazione fisica amica, che vuole comunicare qualcosa. Il senso di soffocamento sembra dire:”Fermati!”

Andrea pensa che non può proprio fermarsi e che quel giorno lo/la aspettano diverse altre attività lavorative e un impegno di tipo sportivo.

Tuttavia, ascolta il messaggio:”Fermati!” Quella sensazione di soffocamento sta comunicando ad Andrea che ha bisogno di una pausa ed ha l’intenzione positiva (lo scopo, l’obiettivo) di ricordargli che può fermarsi e che potrebbe essere il momento di farlo; che ha bisogno di riposo; che, forse, si sta impegnando in troppe attività; che potrebbe cercare un modo per recuperare energie.

Andrea comincia a sentirsi più rilassato…

Ecco il momento di svolta! A questo punto Andrea ha un compito importante!

Andrea ha appena scoperto che l’Ansia ha, in questo preciso momento, l’intenzione positiva di suggerirgli di fermarsi. Può scegliere di non dare retta a questo messaggio, oppure di dargli retta.

Nel primo caso, poichè Andrea non si cura del messaggio protettivo che l’Ansia sta comunicando, il suo organismo coglierà presto un’occasione per inviare un altro messaggio , attraverso l’Ansia, in modo più intenso. Magari poco dopo, magari durante una riunione, magari mentre sta facendo sport.

Nel secondo caso, Andrea potrebbe usare il messaggio ricevuto per scegliere di segnare in agenda uno spazio libero di mezz’ora per un bagno, fissare un appuntamento dal parrucchiere, contattare un amico per un caffè o un aperitivo, passare in gelateria prima di rientrare al lavoro, ascoltare un pò di musica…

In entrambi i casi Andrea riprende le sue attività e i suoi impegni, ma solo nel secondo caso Andrea si concede di rispettare il messaggio veicolato dall’Ansia.

La differenza

Nel primo caso, Andrea riprende le attività quotidiane cercando di scacciare l’Ansia, ma non riuscendoci come desidererebbe.

Nel secondo caso, Andrea riprende le attività quotidiane mentre prova l’Ansia, con gratitudine verso quest’emozione perché gli ha permesso di ricordare di dedicarsi qualche momento di relax.

Nel primo caso l’Ansia si intensifica.

Nel secondo caso l’Ansia si riduce.

Ad un osservatore attento, è chiaro che non basta fare l’esercizio e riconoscere il messaggio: conta quello che la persona fa del messaggio e come lo usa, conta scoprire l’intenzione positiva dell’emozione e trovare modalità alternative per soddisfarla.

In questo articolo abbiamo: