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Effetto Lake Wobegon e Autostima

Propongo, in questo articolo, un tema di cui ho scritto qualche tempo fa sulle pagine Facebook che curo.

Si tratta dell’Effetto “Lake Wobegon”.

Tutto nasce dalla mente dell’umorista Garrison Keillor, il quale, diversi anni fa, descrisse  una città mitica, Lake Wobegon, in cui

“Tutti i bambini sono al di sopra della media”.

Naturalmente, questo non è possibile (dato che la media è il valore intermedio che risulta dopo aver considerato tutti i valori presenti in una popolazione rispetto ad una determinata caratteristica); Keillor intendeva ironizzare sulla tendenza dell’essere umano a sovrastimare le proprie capacità.

Sovrastimare?

Ho scritto bene: “sovrastimare”.

E’ vero, tutti noi conosciamo almeno una persona che si sottovaluta. Questo può dipendere da molteplici variabili: aver vissuto insuccessi (reali o percepiti), avere o aver avuto l’esempio di adulti significativi che si sentono poco capaci e sicuri, ricevere un’educazione in cui vi siano pretese elevate… Queste possono essere condizioni che favoriscono la diminuzione dell’Autostima Positiva, la svalutazione di sè, la depressione e l’evitamento delle relazioni.

Tuttavia, la ricerca ci insegna che l’essere umano cerca spiegazioni e giustificazioni per minimizzare i propri insuccessi e i propri errori e per preservare la stima di sè.

Quando questa tendenza scappa di mano si possono sviluppare distorsioni da sopravvalutazione di sè.

La persona di sente “sopra la media” e non riconosce le proprie vulnerabilità.

Alcune possibili conseguenze:

  • Difficoltà nelle relazioni personali e lavorative
  • Comportamenti a rischio
  • Minore resistenza e flessibilità di fronte ad eventi di vita faticosi (la persona che ha costruito l’illusione di un sè invulnerabile, può soffrire nel veder disconfermata la propria credenza)

La parola magica, in questo caso è “Equilibrio“.

E’ importante sviluppare un’accurata conoscenza delle proprie capacità e preferenze, dei propri limiti e vulnerabilità. E metterli sulla bilancia. Per tenere lontano sia la svalutazione sia la sopravvalutazione di sé.

Dott.ssa Francesca Fontanella

fontanella.francesca@gmail.com

Riferimenti bibliografici:

Keillor, G. (1985) The Lake Wobegon Days, Viking Penguin.

Kunda, Z (1990). The case for motivated reasoning. Psychological Bulletin, 108, 480-498

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