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Il Lutto: legami continui e relazioni che restano

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Immagine: Angelo Fontanella

Ho incontrato il Lutto. Professionalmente e nella vita privata. Incontrandolo, ho messo in discussione alcuni assunti teorici incontrati durante gli studi e sentito la necessità di scoprire il significato di “Elaborazione del Lutto“.

In poche parole, esiste l’Elaborazione del Lutto? Che cos’è?

La psicologia ha strutturato diversi modelli (per una sintesi, leggi Lutto_altri modelli) per descrivere come le persone vivano l’esperienza del Lutto. Gran parte di essi,  descrive questa esperienza come una fase da superare, il cui obiettivo è lasciar andare i legami affettivi con la persona che non è più in vita. L’Elaborazione, secondo questi  modelli, consiste in questo: accettare, lasciar andare e ricominciare.

Tuttavia, nella pratica, è frequente la testimonianza di persone che non sono disposte a lasciar andare il ricordo della persona cara.

I primi studi che si sono occupati di descrivere questa visione alternativa del Lutto risalgono agli anni Novanta del 1900 (Hogan & De Santis, 1992; Silverman, Nickman & Worden,1992).

Gli studi, inizialmente dedicati a bambini in Lutto, sono stati estesi ad altre fasce d’età confermando la cosiddetta Teoria dei Legami Continui.

Secondo questo modello teorico, le persone si rivolgono ai cari estinti utilizzando il tempo presente, affermano di non volersi dimenticare di loro, cercano attivamente di mantenerne viva l’immagine, rievocarne gli aspetti caratteristici e di tenere stretto a sé tutto ciò che ha definito il legame affettivo.

L’Elaborazione del Lutto, secondo la Teoria dei Legami Continui, si trasforma.

Non è un processo che segue una sequenza volta a lasciar andare la figura della persona cara, ma è un processo creativo, volto a mantenere, onorare e migliorare il rapporto con essa. È un’esperienza complessa, che evolve, in cui il dolore della perdita e i vissuti emotivi presenti, passati e futuri si intrecciano in un nuovo modo di incontrare e re-incontrare l’altro, in un legame continuo, in una relazione che resta.

Dott.ssa Francesca Fontanella

Riferimenti bibliografici

Hogan N.S., DeSantis L. (1992). Adolescent sibling bereavement: An
ongoing attachment. Qualitative Health Research 2(2):159-177.

Silverman P.R., Nickman S.L. & Worden J.W. (1992). Detachment revisited:
The child’s reconstruction of a dead parent. American Journal of Orthopsychiatry 62(4):494-503.

Per approfondimenti sui diversi modelli di elaborazione del lutto, potete consultare la pagina http://www.luigifrezza.it/

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