Un’invenzione involontaria
Pippo è meraviglioso e, nel suo mondo surreale, magico e semplice, riesce a trovare soluzioni inedite e idee innovative.
Nella storia da cui ho tratto questa vignetta, Pippo costruisce un’ invenzione involontaria.
A partire da un asciugapigiami a molla…
Cercando di costruire un asciugapigiami a molla, Pippo inventa uno strano mezzo per poter raggiungere e salvare Topolino, relegato nell’isola inaccessibile: il sopramarino.
L’invenzione del sopramarino è involontaria perché Pippo, nel costruirlo, aveva in mente di costruire tutt’altro, ossia un asciugapigiami a molla.
Serendipità
Lo scrittore Horace Walpole, nel 1754, scrisse una lettera ad un amico in cui coniò il termine ‘serendipità‘. Walpole prese spunto per il suo neologismo da una fiaba persiana: “Tre prìncipi di Serendippo” (Serendip è l’antico nome persiano dello Sri Lanka).
È stato una volta che lessi una favoletta dal titolo I tre prìncipi di Serendippo. Quando le loro altezze viaggiavano, continuavano a fare scoperte, per accidente e per sagacia, di cose di cui non erano in cerca: per esempio, uno di loro scoprì che un cammello cieco dall’occhio destro era passato da poco per la stessa strada, dato che l’erba era stata mangiata solo sul lato sinistro, dove appariva ridotta peggio che sul destro – ora capisce la serendipità? (Horace Walpole’s Correspondence, Yale edition)
La serendipità indica la casualità di fare scoperte interessanti, utili, importanti
mentre non si stavano cercando o si stava cercando altro.
Maionese, panettone, America e scoperte scientifiche
Si raccontano molte storie di serendipità, talora impreziosite dalla fantasia e disconfermate da studi più accurati. Mi vengono in mente, ad esempio, le narrazioni rispetto all’invenzione della salsa maionese e del panettone. Anche Cristoforo Colombo raggiunse l’America casualmente, mentre era diretto alle Indie e persino alcune scoperte scientifiche sembrano essere avvenute casualmente: la colla dei post-it, la penicillina, la possibilità di cuocere a microonde, i neuroni specchio…
Questa non me l’aspettavo!
Anche nell’esplorazione di sé, capita di incontrare scoperte casuali. Ti è mai capitato?
A me è capitato come donna e lo osservo ogni giorno nel mio lavoro, mentre ascolto le vostre narrazioni. Capita così, per caso… la riflessione sta andando in una direzione di benessere e ad un tratto, proprio così, proprio per caso, le parole assumono un significato nuovo e appaiono soluzioni di agile portata, fino a poco prima inimmaginabili.
Questo tipo di svelamento, talora, è detto insight, ossia un fenomeno intuitivo che, ad un tratto, fa mettere in ordine i pezzi e permette di comporre il puzzle in un’immagine inaspettata.
Si tratta di due fenomeni leggermente diversi, anche se intersecantisi: l’insight è più spesso riferito alla scoperta di qualcosa che si sta cercando (un’invenzione volontaria), la serendipità è, invece, riferita alla scoperta casuale di qualcosa che non si stava cercando (un’invenzione involontaria, alla Pippo).
L’effetto finale di entrambi è una scoperta che, se ben usata, può cambiare la vita.
Dott.ssa Francesca Fontanella